Dal mese di gennaio al mese di maggio 2020, il virus COVID-19 ha causato a livello mondiale quasi 6 milioni di contagi di cui 233 mila in Italia (dati OMS aggiornati al 31/05/2020).
L’emergenza sanitaria ha letteralmente messo in ginocchio gli ospedali italiani e con essi tutto il personale sanitario che ha dovuto affrontare una crescente richiesta di respiratori e di altri dispositivi medici oltre che di energie.
In risposta a questa emergenza sono state create migliaia di campagne online sulle diverse piattaforme di crowdfunding a sostegno della Sanità Pubblica, soprattutto attraverso la piattaforma GoFundMe; inoltre, grazie al decreto Cura Italia in vigore dal 17 marzo 2020, anche gli ospedali pubblici hanno avuto la possibilità di raccogliere direttamente fondi da privati e l’autonomia di gestione di questi per soccombere alle diverse esigenze di spesa dettate dalle circostanze dell’emergenza.
ATTIVAZIONE DEI FUNDRAISER
È stato proprio in quel momento che i fundraiser di tutta Italia si sono sentiti chiamati a dare il proprio contributo e da una situazione di profonda difficoltà come quella della pandemia di COVID-19 è stato dato vita a un progetto senza eguali, creato da professionisti provenienti da diverse realtà, uniti da un unico grande obiettivo: dare maggiore forza alla grande generosità degli Italiani a supporto degli ospedali alla “prima volta” con il crowdfunding.
Data la forte risposta, e la mole di campagne che nascevano spontaneamente da cittadini privati, si è voluto allargare a 30 il numero dei professionisti fundraiser ed è stato creato anche un gruppo di 10 esperti di comunicazione per contribuire alla diffusione del progetto attraverso interviste, attività di ufficio stampa e di promozione sui maggiori canali social.
L’obiettivo è stato fondamentalmente quello di diffondere cultura del dono e competenze in ambito del fundraising online. L’iniziativa ha infatti offerto vere e proprie consulenze pro bono a promotori di campagne di corwdfunding e strutture sanitarie pubbliche proprio per riuscire a facilitare i processi di accreditamento sulle piattaforme e riscossione dei fondi raccolti.
COME CI SIAMO ORGANIZZATI
I fundraiser si sono organizzati in 5 gruppi su base territoriale per dividersi al meglio il lavoro ed in poco tempo sono riusciti a costruire un vero e proprio ponte tra i nosocomi italiani e le grandi piattaforme di crowdfunding grazie a queste consulenze e relazioni.
Capacità di mettersi in gioco, spirito di collaborazione e, soprattutto, un’incommensurabile disponibilità a rendersi utili hanno fatto sì che, in poco più di due mesi, siano state contattate più di 300 campagne e che siano stati facilitate e risolte ben 30 situazioni prese in carico dalla squadra per un ammontare cumulato di circa 1 milione di euro di donazioni, impiegate per l’acquisto immediato di macchinari necessari per salvare vite.
Nonostante la maggior parte dei fundraiser e degli esperti di comunicazione coinvolti nel progetto non si conoscesse prima, nonostante le distanze fisiche imposte dal lockdown e dalle conseguenti difficoltà ad interagire, unendo le proprie forze è stato possibile sviluppare un progetto unico nel suo genere e mai visto prima né in Italia, né all’estero.
Le moderne tecnologie hanno sicuramente contribuito ad accorciare le distanze fisiche, rendendo possibili riunioni a cadenza settimanale tramite ZOOM, una piattaforma di videoconferenze online, ma gli ottimi risultati ottenuti sono stati possibili soprattutto grazie alla volontà di mettersi insieme e di unire le proprie esperienze e capacità a favore di un grande obiettivo comune, ovvero offrire il massimo supporto agli ospedali italiani, gli unici veri capisaldi durante l’emergenza sanitaria a causa del virus COVID-19.
Il progetto “Fundraiser per gli Ospedali” è nato, cresciuto e ha dato i suoi frutti dal 24 marzo al 31 maggio 2020: in poco più di due mesi, una quarantina di professionisti provenienti da diverse realtà sparse in tutta Italia sono stati in grado di reinventarsi, di sentirsi vicini anche se lontani e, soprattutto, sono stati in grado di dimostrare che solo insieme si può veramente fare la differenza.
L'INIZIATIVA IN NUMERI (Statistiche aggiornate al 28 Maggio)
PROMOTORI
Job4Good, piattaforma di lavoro attiva dal 2016 nel Terzo Settore, con il patrocinio di ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser), si è mobilitata nei giorni successivi il decreto proprio per creare una vera e propria squadra di fundraiser professionisti, che potesse rendersi disponibile in forma pro bono per l’emergenza.
Il 24 Marzo è stata effettuata la chiamata pubblica per il reclutamento di 5 fundraiser professionisti per questo fine. In meno di 24 ore più di 150 esperti della raccolta fondi in Italia hanno risposto all’appello per offrire il proprio supporto al progetto “Fundraiser per gli Ospedali in Emergenza COVID-19”.